Sorpresa Anu tra i pali e il capolavoro del Chino…

Nonostante la sfiga incredibile, che vede i nostri presentarsi allo scontro diretto al vertice contro la quotata “Ballack coi Lupi” senza capitan Maschio (nelle vesti di mister con Valiani), Matteo Matera, Bandini, Lamioni e, all’ultimo tuffo anche del portierone Manetti, i Giardini di via Locchi riescono a tener testa ai rivali di turno, a restare in partita fino alla fine, perdendo, ma con la consapevolezza di aver meritato perlomeno il pareggio. Il Ballack coi Lupi, lo ricordiamo, è attualmente la prima della classe in solitaria, unica squadra a punteggio pieno e già la sola, dopo appena tre turni, a non aver mai perso… Se questi sono i più forti, non dobbiamo mai smettere di credere che questo campionato sia ampiamente alla nostra portata. Mai. Il roster allestito per questa competizione, ne dobbiamo tutti esser convinti, è altamente competitivo. Ci divertiremo insomma, ora ne abbiamo la certezza. Le due notizie più entusiasmanti arrivano dal Chino Pellegrini e dal furetto classe 2007 Anuar Essaouri. Il primo ha disputato la cosiddetta “gara perfetta”, per quantità, qualità, giocate sopraffine, carattere, calma tattica e consapevolezza… Impreziosendo il tutto con uno dei goal più belli mai visti… Il secondo si sacrifica in porta, visto il problema di Manetti e le concomitanti indisponibilità di Borrani, Antonelli e Tommy Matera, e lo fa, sorprendendo tutti, in modo divino, tanto che gli avversari a fine match si mettono in fila ad uno ad uno per complimentarsi con lui, chiedendogli in quale squadra giochi… in porta… Incredibile… Di meno buono le serate storte di Frosini (l’incontenibile stavolta non ne imbrocca davvero una) e del bomber Bledi, che giunge al campo (e di questo lo ringraziamo data l’emergenza pure numerica), con una distorsione alla caviglia. Dopo l’ottimo inizio dei nostri (gran bel calcetto davvero…), nella seconda parte della prima frazione, appena Gurzi sostituisce in avanti un Patron Zatteri apparso in ottima forma, gli avversari passano in vantaggio, sfruttando proprio un ritardo di copertura della punta giardiniana. Dalla panchina lo redarguiscono, lui se la prende e viene subito risostituito… Scenette poco edificanti ai quali i Giardini non sono abituati… Il ragazzo bisogna che lo capisca… Dopo una parata incredibile di Essaouri, i rivali raddoppiano, sfruttando proprio quella che resta forse l’unica incertezza di serata del giovane 2007, che impiega un po’ troppo tempo a distendersi sulla sua sinistra, forse per aver battezzato il pallone fuori. Pur sotto di due goal i nostri non si disuniscono mai e restano saldamente in partita. Sinameta, con una giocata sublime, libera Sborgi tutto solo accanto al palo della porta sguarnita, ma il numero 28, come Sinameta all’esordio stagionale in Easy League, colpisce incredibilmente proprio il palo… Il buon Sborgi si rifà comunque un minuto dopo, quando sfrutta una rara incertezza della difesa rivale e trafigge finalmente il gigantesco (e fortissimo) portiere ucraino a difesa della loro porta. Primo goal stagionale per il numero 28. Nei minuti finali della prima frazione i nostri vivono però il momento di maggiore sofferenza. Proprio Sborgi e Sinameta vanno vistosamente in affanno dal punto di vista fisico, ma i due tecnici Maschio e Valiani decidono di far loro comunque finire il tempo… Mossa che non risulterà vincente… I Giardini di fatto si chiudono a riccio, sembrano improvvisamente sulle gambe, di fronte a rivali che di benzina ne hanno da vendere. Sulle prime due conclusioni del Ballack, Essaouri sfodera altrettante parate davvero difficili, ma non può nulla sulla terza, quando Sinameta si fa superare, la palla giunge comoda sui piedi dell’attaccante rivale, che inchioda Sborgi in dribbling e trafigge imparabilmente Essaouri per un 1-3 che brucia… La vera mazzata arriva però ad inizio ripresa, quando i nostri vanno sotto addirittura per 1-4, complice un’incredibile ingenuità di Frosini, davvero distratto e superficiale nell’occasione. Prova subito a riaddrizzarla il Patron, con la zampata vincente sul gran diagonale da fuori, tagliato al bacio, del Chino Pellegrini. Sempre su azione del Patron, la palla carambola a Sinameta che da posizione impossibile fa partire un gran destro. Il portierone avversario la tocca quel tanto che basta per deviarla sull’incrocio dei pali, secondo legno di giornata per i Giardini. Come spesso accade nel calcio, da goal sfiorato a goal subito il passo è breve. L’avanti rivale, su contropiede, addomestica la palla contro Zatteri, con una giocata sublime, e si invola per la quinta rete del Ballack. Il Patron sfiora il 3-5 subito dopo, con una mirabolante girata acrobatica, dopo aver abilmente sfruttato un rimbalzo in area avversaria. Ma la palla sfila a lato. I Giardini, pur sotto, pressano e dominano comunque la scena lasciando agli avversari solo le ripartenze in contropiede, e finalmente la terza rete arriva con una bordata da fuori del Chino Pellegrini, sulla quale Zatteri abbassa la testa al momento giusto, sia per non venir decapitato, sia per ingannare il portiere rivale. Il 3-5, a pochi minuti dalla fine, ridesta ancor più i nostri. Quando il Chino Pellegrini realizza la sua prodezza, la rimonta sembra davvero possibile. Il numero 55 fa partire un calcio di punizione diretto di straordinaria bellezza, col pallone che aggira la barriera impattando violentissimo sotto al 7 del palo più lontano, con effetto pazzesco, per poi carambolare imparabile sull’altro palo… Una magia che strappa applausi a scena aperta. Purtroppo il Chino nel calciare sente un improvviso dolore alla gamba e deve abbandonare il campo… Manca poco più del recupero e i Giardini perdono la loro arma più letale, proprio grazie a quella perla, già in doppia cifra stagionale… Il recupero scorre quindi senza occasioni pazzesche e con ulteriori parate importanti di Essaouri a vanificare i contropiedi rivali. Finisce così, 4-5, costringendoci a rinunciare (per ora) forse ingiustamente al primo posto, ma con la consapevolezza, ancor più acquisita, di potersela giocare davvero con tutti. L’immagine in copertina ci racconta poi di un gradevolissimo post-partita ai 100canti, a partita archiviata, con sorrisi, sketch, relax e birra a volontà…