CHE RIMONTA ANCHE A 7… GIARDINI AI QUARTI DOPO MILLE EMOZIONI

In questo periodo di grandi emozioni per i Giardini, la sfida contro la storica compagine del Dram Drum non poteva essere da meno. Senza tutti i giovani in rosa, tranne il portierino Fantini chiamato a sostituire Vaccaro, con ben 11 convocati al campo dato il carattere decisivo del match, e purtroppo senza mister Dovellini in panchina per un suo imprevisto dell’ultim’ora, i Giardini compiono un’altra impresa epica vincendo ai calci di rigore dopo una rimonta che merita cronaca dettagliata. In panchina va Patron Zatteri, che sveste l’abito da dirigente per indossare quello di mister, sorseggiando fino al fischio di inizio un’ottima Hacker Pschorr importata da Monaco. Il numero 11, alla partita 1111 dei suoi Giardini, inizia con Fantini in porta, Lamioni-Kuka nelle retrovie, capitan Sinameta in mezzo, Laddomada e Valiani sulle fasce e Luca Pattacini terminale offensivo. Il match è equilibrato, gli avversari sembrano giocabili, o perlomeno meno competitivi dei loro corrispettivi a 5. Ma il diluvio è incessante e giocare bene non è facile. I Giardini si portano comunque in vantaggio grazie ad un’invenzione del grande avvocato Laddomada e soprattutto alla finalizzazione del bomber Luca, bravissimo dell’aggancio aereo, delizioso nel dribbling secco e freddissimo nella conclusione. Frosini fa rifiatare Valiani in fascia, Gallo, molto bene, fa lo stesso con Laddomada. C’è spazio anche per Pieri che sta “studiando da Lamioni” con passi avanti notevoli e per il bomber Ciollao in avanti. Mister Zatteri riesce a far girare con criterio un po’ tutti e tutti lo ripagano rendendosi utili alla causa. Purtroppo nel finale di frazione arriva l’1-1 rivale a seguito di una papera colossale di quello che alla fine forse risulterà il migliore in campo di serata… Fantini. Il portierino battezza male un pallone, lo chiama, Kuka si fa da parte quindi, ma l’attaccante arriva clamorosamente prima. Nella ripresa la pioggia si fa ancora più intensa, così come la battaglia. Ciollao parte benissimo mettendo praticamente davanti alla porta sia Valiani, che Sinameta, ma il vantaggio Gvl non arriva e gli avversari prendono man mano coraggio. Fantini si riscatta con una grande parata, segue una loro clamorosa traversa, poi Pieri, nell’unico forse suo errore di serata, sbaglia una calamita, gli avversari ringraziano e vanno alla conclusione da due passi, ma capitan Sinameta si immola e salva a pochi passi dalla linea di porta. I Giardini così riprendono fiducia e negli ultimi minuti sfiorano a loro volta il goal vittoria, colpendo un palo con l’avvocato e provando ad innestare la testa di Pattacini, che però nel saltare atterra male e si infortuna (speriamo in modo non grave) alla caviglia. Niente da fare. Si va ai rigori. Gli avversari segnano subito, ma Kuka, primo rigorista dei nostri, replica con freddezza. Al 2-1 del Dram Drum segue però il rigore calciato sul fondo da Pieri. Quando sul 3-1 per loro, Lamioni si fa parare il suo penalty, sembra davvero finita… Il Dram Drum va sul dischetto consapevole che se segna è ai quarti, ma Fantini ipnotizza il rivale e para. Tocca a Pattacini, che vuol tirare nonostante il dolore e sa che, in caso di errore, i Giardini sono eliminati. Ma il centravanti del nostro comparto a 7 non sbaglia. Al Dram Drum basta comunque segnare il quinto rigore della serie per fare fuori i Giardini, ma la conclusione dei rivali si stampa sulla traversa. Incredibile… Il bomber Ciollao, noto rigorista, incaricato del quinto rigore, ha sul suo piede destro l’immane responsabilità di portare i Giardini ai rigori ad oltranza. Sigla calciando all’angolino alla destra del portiere, ma l’arbitro fa ripetere perché non è stato atteso il fischio… Quante emozioni… Il Ciollao non fa una piega e segna comunque in perfetta fotocopia, scatenando tutta la gioia dei suoi compagni… Si va ad oltranza, e qui si assiste al gesto tecnico più pregevole della partita. L’avversario calcia molto bene, Fantini si butta a mano aperta e con la punta delle dita devia il pallone quel tanto che basta sul palo interno, con la palla che schizza verso il campo… Incredibile, mostruoso, pazzesco. I Giardini esultano già, ma c’è da siglare il sesto rigore. Se ne incarica il capitano, Sinameta, che con tutta la sua potenza inaudita scaraventa in rete il suo goal numero 210 in Gvl. Festa grande. Ai cori nello spogliatoio, tutti fradici mezzi ma felicissimi, segue per molti giardiniani una notte di stravizi al Rugbier… La serata perfetta Insomma, come spesso capita in questo periodo di vacche grasse giardiniane…