Pessimo approccio, rimonta epica, nuova sofferenza, MA È SEMIFINALE💪🏻

Emozioni, rabbia, soddisfazione, pathos, tonnellate di adrenalina, c’è davvero di tutto nella supersfida di altissimo livello tra Giardini e Ragnaia, valevole per i quarti di finale del Torneo di Apertura. Un test che si rivela davvero difficilissimo per i nostri, soprattutto per l’esperienza e la bravura indiscussa di rivali che, pur non annoverando più in rosa pezzi da 90 del calibro di Timpu e Langone, li hanno egregiamente sostituiti… Pensiamo soprattutto ad Aiazzi, bomber vero dal passato “Sestese”, uno davvero in grado di vincere le partite da solo. Se a questo autentico mostro aggiungiamo il loro saper stare in campo, chiudendo tutti gli spazi (scuola Langone ancora viva e vegeta) e la serata davvero storta di mister Valians nella gestione dei suoi (per gare di questa difficoltà deve logicamente mettere esperienza in cascina pure lui…), si intuisce che razza di autentica impresa centrano i Giardini. La squadra, ancora priva di Maionchi, Maschio e Matteo Matera (si parla di almeno un altro mese per lui…), fortunatamente riesce ad arruolare Steo Dimita, protagonista del duello più spettacolare del match, proprio contro Aiazzi. L’approccio dei nostri alla gara è assai sofferente. Bello il duello nelle retrovie, è vero, e bene da subito Essaouri a destra, che risulterà tatticamente tra i migliori. DeBiase in avanti coglie subito un legno e poi si mangia un goal fatto, prima di finire man mano assorbito nella gabbia tattica del Ragnaia. Ma il problema è sull’out mancino,a dove inspiegabilmente inizia un Frosini giunto al campo in ritardo, senza il minimo riscaldamento, fondamentale per un classe ’78. I tantissimi palloni persi dal poco lucido numero 21, creano continue occasioni da goal per Aiazzi, cercato con precisione ad ogni loro ripartenza, e il Ragnaia sfiora molte volte la rete. L’ago della bilancia si sposta totalmente dalla parte loro a metà frazione, quando Valiani inserisce le forze fresche in fascia Sinameta e Sgarmiglia, che si riveleranno entrambi, per caratteristiche e loro momento storico, totalmente fuori contesto in gare così tattiche. Le loro difficoltà nell’affrontare squadre con queste caratteristiche si palesano subito… Fase difensiva arrancante o nel caso di Sgarmiglia a tratti addirittura deficitaria, scelte spesso sbagliate o rischiose, palle scoperte, posizionamento sopra-palla, condizione atletica approssimativa, i Giardini vanno in apnea e gli avversari ne approfittano… L’1-0 arriva su un pallone sanguinoso perso da Sinameta, il raddoppio su un errato ripiego collettivo. Crisi totale. Steo Dimita prova in modo plateale a richiamare alla partecipazione la panchina, ma il mister decide di non cambiare nulla per tutto il resto del primo tempo ed assiste da spettatore al momento totale di down dei Giardini, che si stanno facendo sfuggire di mano la partita. Unico cambio che chiama è Zatteri per DeBiase, ma il Patron si rifiuta di entrare al posto del giocatore che più ha nelle corde i numeri per cambiare volto al match. Nella pausa il mister risistema le cose finalmente con giudizio, lo stesso Zatteri fa il suo debutto nel match, ma dove c’è davvero bisogno, da intermedio. Steo Dimita purtroppo è stanco e lascia il suo posto a Frosini in avvio, che comunque, più caldo, regge piuttosto bene l’urto anche contro Aiazzi, coadiuvato dai continui raddoppi su di lui dei laterali. È infatti soprattutto il grande equilibrio che portano Zatteri e Essaouri in fascia a cambiare totalmente volto alla gara. Giro palla impeccabile, scelte facili, chiusure difensive puntuali, la ricetta per la rimonta è servita e i Giardini iniziano a macinare gioco, ritrovano autostima e convinzione. Ancor più quando rientra Dimita… Ora si, a ragione, mister Valians non tocca più nulla per quasi tutta la ripresa… Dallo 0-2 al 4-2 è un autentico show… Prima segna DeBiase, finalmente servito a dovere, con un pregevole spunto personale. Poi raddoppia Dimita, con un tiro eccezionale che pesca l’angolino, al termine di una discesa in fascia sinistra davvero d’altri tempi. Dopo il pari DeBiase porta avanti i suoi, con un’altra conclusione velenosa e letale, scaturita da un generoso recupero palla offensivo di Zatteri. Il punto del 4-2, che si rivelerà il goal vittoria, lo sigla lo stesso Patron, ottimamente servito da DeBiase in contropiede. Il giusto premio per l’anziano numero 11, il cui ingresso in campo ha di fatto cambiato la partita, soprattutto grazie alla sua esperienza e alla capacità di leggere simili gare. La sofferenza dei nostri purtroppo torna in auge nella parte finale del match… DeBiase stavolta ha sulla coscienza anche qualche golletto sbagliato di troppo, e non è sempre altruista quando dovrebbe (vedi un paio di palloni negati a Dimita, che hanno del clamoroso), Sinameta rileva Essaouri in un momento in cui del giovane Anu c’è davvero bisogno… Presto è di nuovo patimento. Il Patron subisce una gomitata sul costato e Valiani lo toglie subito reinserendo Essaouri, che però sbaglia un fallo laterale consegnando ai rivali la palla comoda del 4-3. Parate importanti di Tommy Matera tengono a galla i nostri, ma l’inserimento nel finale del peggior Sgarmiglia di stagione (altra mossa incomprensibile), per caratteristiche del match, è un altro regalo al Ragnaia. La porta di Matera è bersagliata… Nei minuti finali, dopo un goal sventato grazie a Matera prima e a Sinameta dopo (salvataggio sulla linea col braccio, ma attaccato al corpo), Steo Dimita già ammonito, subisce altri due cartellini gialli (totale 3… perla di serata dell’arbitro…)… Ovviamente espulso. I Giardini si ritrovano in inferiorità numerica, con calcio di punizione dal limite per i rivali. Paura… Terrore… La barriera respinge, poi Matera para una seconda concluaione e, sulla terza ribattuta, Sinameta si immola ancora per deviare in corner, ma non c’è più tempo… Il triplice fischio sa davvero di liberazione e permette ai nostri di vivere in maniera godereccia il post partita all’Osteria del Pallone, consapevoli però dei troppi errori/orrori di serata… Che la grande sofferenza vissuta serva da monito per il futuro… Anche questo è esperienza e fa crescere. Squadra e singoli facciano tesoro dei propri errori per limitarli in futuro. Ora però godiamocela… Sotto con la semifinale!! La soffisfazione più grande di serata arriva nel cuore della notte, quando uno dei più forti giocatori di calcetto attuali nel panorama di Firenze e dintorni, ci chiede ufficialmente per scritto di entrare a fare parte dei Giardini. La richiesta di questo fortissimo personaggio, che teniamo per rispetto anonimo, viene per ora rispedita al mittente, per non toccare un collettivo che al momento sembra davvero un un bel balocchino, ma ci riempie oltremodo di orgoglio!!